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Monte Cuccio n​°​5

by Senhor MuTrìo

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    Il cd di Monte Cuccio n°5 è in cartoncino con booklet estraibile contenente tutti i testi delle canzoni.
    Il progetto grafico e l'artwork sono a cura di Giulio Rincione (Batawp).

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1.
L'isola 03:19
Seconda solo al destino che ti ha voluta schiava fin dal mattino agita i tuoi seni abbondanti per degli occhi incapaci e distanti Stella di fuoco cadente in perenne stato di quiete apparente coi tuoi prati di un giallo bruciato il calore del sole incarnato A destra siede il figlio di un uomo che sbrana la tua voglia di nuovo c’erano angeli legati all’altare solerti al pari delle zanzare E poi diritto non ne hai mai avuto sempre al soldo di un cannibale muto la legge è sempre la stessa la mia terra di calli lacrime e poesia Fino al mattino a passi lenti il mio destino a fari spenti l’isola dal profilo incerto sarà pianura sarà deserto
2.
Dottoressa formica una paura congenita come la sua curiosità per la vita dottoressa formica Un giorno incontrò uno strano animale triste e con un coraggio che non le apparteneva lei gli chiese dove andava e cosa fosse ma quello non rispondeva Per tutta la strada che fecero insieme tentarono di colmare l’eterna distanza che li separava e lui scopriva cose di sé che non sapeva a lei pian piano invece la paura passava Ora lui è di nuovo lontano mentre lei ha ripreso il cammino con un libro stretto in una mano ed in testa chissà quale motivo
3.
Enea 06:35
Ciascuno porta in giro il peso della sua storia il peso della mia lo conosco già a memoria Enea campeggia sui libri e sulle carte gioco allo stesso modo la mia sfida con la sorte Cardinale la mia fuga non è stata mai tentata non sarò mai buono a tutto la mia ipocrisia negata stella polare l’individuo mi è sembrato dovrò aprirmi ad altre braccia per sopportare il peso Enea devi crescere in fretta e prendere in spalla tuo padre Enea devi correre forte e mai lamentare dolore La mia casa brucia la mia mente è in fiamme fai presto Enea mi urlano alle spalle non so la direzione contesto al mio cuore si va dove si può cadere si va dove ha senso soffrire Enea devi crescere in fretta e prendere in spalla tuo padre Enea devi correre forte e mai lamentare dolore Enea devi crescere in fretta e prendere in spalla tuo padre Enea devi correre forte e mai lamentare dolore
4.
Mi ricordo ero sempre distratto ondeggiavo tra lo spirito e il gusto di parlare senza niente da fare continuavo a vedermi sognare I ciottoli erano come delle scaglie per proteggermi dalle domande che svanivano come sigarette non capivo di cosa ero parte Quando arriva è bello l’inverno con i passi bene in vista sulla neve quando li perdevo stavo bene non mi accorgevo di essere stato diverso Riconoscersi un altro ad ogni sorso in posti nuovi senza alcun rimorso pensavamo nei modi più strani ma il linguaggio era sempre lo stesso Quando arriva è bello l’inverno con i passi bene in vista sulla neve quando li perdevo stavo bene non mi accorgevo di essere stato diverso Quando arriva è bello l’inverno con i passi bene in vista sulla neve quegli stessi che ora guardo con dolore sulla tua porta quando scelgo di bussare
5.
L’appuntamento è alla chiesa di Nostra Signora la guerra l’ha accartocciata di spugna gettata per terra ché ogni lunedì fin quando fa buio mi danno un lavoro e di notte respiro E ogni tanto in silenzio comincio a lacrimare rivivo ogni istante ma non lo posso cambiare il tempo dei fossili è un’enorme illusione discernere piuttosto chi fu il mio padrone Mio Dio dammi la serenità di accettare ciò che non posso cambiare il coraggio per quello che posso e poi e poi ti prego di darmi sempre coscienza di quale sia la differenza Ora allieto uno zoo di orrendi papponi non è male potersi lasciare osservare e talvolta torno su quella superficie lunare sul carro monatto dei soli a soffrire Mio Dio dammi la serenità di accettare ciò che non posso cambiare il coraggio per quello che posso e poi e poi ti prego di darmi sempre coscienza di quale sia la differenza Se la potessi raccontare la mia vita è una crociata da bambini ossa stanche tra le bombe ed il dolore mio rifugio e mio arsenale monte cuccio n° 5 Mio Dio dammi la serenità di accettare ciò che non posso cambiare il coraggio per quello che posso e poi e poi ti prego di darmi sempre coscienza di quale sia la differenza
6.
Carovana 04:15
Cammina Salomone schiaccia sassi e paure continua Salomone lasciati pure additare la lama del nord che ci sveglia con punte affilate richiama una voce che canta nel vento d’estate e che dice Prendi l’elefante migliore e lascialo andare ho messo su tutto compreso il rimpianto di non vederlo tornare e tu non pensare alla strada che ha da fare lui sa e noi dobbiamo festeggiare Costeggia Salomone annusa quanto è lontano il mare di fretta Salomone la carovana non può certo aspettare speriamo il viaggio sia abbastanza lungo da saperlo completare il riposo è stato sufficiente adesso è tempo di camminare e cantare Prendi l’elefante migliore e lascialo andare ho messo su tutto compreso il rimpianto di non vederlo tornare e tu non pensare alla strada che ha da fare lui sa e noi dobbiamo festeggiare E tu non pensare alla strada che ha da fare lui sa e noi dobbiamo festeggiare
7.
Viagem 05:35
É uma companheira solitaria é uma luta contra a natureza é a beleza da voz que te chama é a resposta que não chega que nunca se completa é a vida que passa e se desperta é a viagem As tuas palavras como um circo frenetico moviam-se com a lingua entre as línguas nunca caminhei assim pra perseguir tua recordação É preciso parar e pensar um pouco nisso é desencantar um lugar perfeito pra nos é o que enriquece meu mundo e se confunde em redor é aquilo que for é o unico modo pra encontrar você As tuas palavras como um circo frenetico moviam-se com a lingua entre as línguas nunca caminhei assim pra perseguir tua recordação
8.
Spinto dalla voglia di vedere strade nuove ho fatto un giro che non finiva più solo e senza luci di ogni sorta ormai la mia luna è storta se non la guidi tu Nonostante un viaggio senza te sono con te continuamente quanto freddo puoi sopportare? ti copro ma ti devi avvicinare Un’ombra spunta tra la nebbia ma non so più dove sono e non so che cosa sia ho le carte ed il cielo è mio compagno ma ciò di cui ho bisogno è il mio alone di follia Guarda bene io sono al tuo fianco guarda il cielo è tutto bianco durerà durerà ancora per molto fino a che il sole sorgerà sul porto Nonostante un viaggio senza te sono con te continuamente quanto freddo puoi sopportare? ti copro ma ti devi avvicinare Navigando a vista tra le onde la bufera mi confonde e mi abbatte tuttavia io lo so che non sono poi così distante questo vento non è niente mi riporta a casa mia Guarda bene io sono al tuo fianco guarda il cielo è tutto bianco durerà durerà ancora per molto fino a che il sole sorgerà sul porto
9.
Volturna 04:56
Quando sono entrato c’era uno specchio e una tenda rossa troppi uomini erano già passati di là decisi di continuare quello che cercavo non era quel clamore ma qualcosa che colmasse il mio bisogno di interiorità Entrai in una piccola stanza azzurra fu così che conobbi Volturna troppo discreta per il suo rossetto era perfetta e al primo sguardo non vidi la puttana del centro vidi lei vidi lei e mi mancò il mio letto Mi accolse come fossi stato il primo i vestiti sul pavimento suggerivano il contrario era perfetta era perfetta oltre la luce del lampadario Sapevo che oggi avrei dovuto raccontarla fu allora che la mente mi suggerì di pagarla
10.
Cammino solitario per la strada che mi porta a te mi fermo a una vetrina c’è un bancone e una tazzina del caffè che fuma come quel tizio lì di fronte che mi guarda e dice beh che c’è la lama di uno sguardo obliquo taglia il fumo del locale Mi fermo indietro poi riparto ancora sulla strada che mi porta a te colori metropolitani da ascoltare come orchestre blues Osservo facce chiare facce scure facce ride ho il cuore sbarazzino come quello di un bambino la mia mente vola lontano si posa sul ricordo di qualcosa che credevo fosse là sul filo sul filo del rasoio ma pensare forse tanto non mi va cammino solitario per la mia via in blues

about

Monte Cuccio n°5 è un disco che esplora i molti significati del termine viaggio.
Viaggi che uniscono o separano, via mare, in treno o in mezzo all'erba come una formica, gravosi o distensivi, che durano troppo o troppo poco. Viaggi nel tempo o nel ricordo, che siano il percorso o che siano la meta.
Monte Cuccio n°5 è anche una fotografia del luogo da cui siamo partiti e al quale apparteniamo come musicisti e come persone.
È una piccolissima costruzione, parte di una grande città.

credits

released October 14, 2016

Il disco è stato registrato nel 2016 a Palermo da Sergio Ciulla presso il suo studio “CasaPalude”, in buona parte in presa diretta per esaltare la indole live del trio. I pezzi sono stati missati dallo stesso Ciulla insieme al Senhor MuTrìo. Le sessioni di registrazione del disco hanno avuto come ospite il trombettista Samuele Davì e la veste grafica del disco è stata curata dal pittore e disegnatore Batawp (Giulio Rincione).

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about

Senhor MuTrìo Palermo, Italy

Il Senhor MuTrìo è un trio nato nel 2009 a Palermo. E’ un gruppo che unisce alla tradizione cantautorale italiana il blues delle origini e il jazz sudamericano. Il nome stesso è un manifesto della musica del trio. Trae infatti ispirazione da un pezzo di Horace Silver interpretato da Taj Mahal: Señor Blues, pieno di influenze blues e latine al suo interno. ... more

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